«Ho 45 anni, e vi scrivo perché non riesco a capire come affrontare la mia situazione. Io e mio marito, dopo due anni di astinenza dovuta a problemi familiari, abbiamo provato ad avere di nuovo rapporti intimi, ma io ho sentito un dolore immenso, come non avevo mai avuto prima. Da allora non abbiamo più fatto tentativi, ma in occasione delle visite ginecologiche sento sempre male. Mi è stato detto che può essere un problema di natura psicologica, ma io non sono molto convinta. Cosa posso fare per uscire da questa situazione?».
Rapporti intimi: il dolore dopo l’astinenza
15/03/2024
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la situazione in cui si trova è abbastanza frequente quando una coppia, per i più svariati motivi, non ha rapporti per un lungo periodo di tempo. Di sicuro, però, non è un problema psicologico: il dolore fisico è sempre un segnale d’allarme sulla salute del corpo, ed è preciso dovere di ogni medico prenderlo sul serio sul piano biologico. In positivo, con un’accurata diagnosi differenziale e un’articolata terapia che vada ad agire su tutti i fattori che concorrono al dolore, lei potrà ritrovare una vita intima serena e soddisfacente. In questo video illustro: - come i sintomi che lei descrive possano essere provocati da una vestibolite vulvare, un’infiammazione cronica del vestibolo vaginale che normalmente si associa a un ipertono difensivo dei muscoli del pavimento pelvico; - quali sono i riscontri obiettivi che, in sede di visita ginecologica, possono confermare questo sospetto diagnostico; - altri disturbi che possono contribuire al forte dolore di cui tuttora soffre, e la cui presenza va verificata in sede di visita ginecologica: uretrite, cistite post-coitale, candidosi e un quadro di atrofia vulvare riconducibile alla transizione pre-menopausale; - l’importanza di sospendere i tentativi di penetrazione sino alla guarigione completa; - i fondamenti della cura: riabilitazione fisioterapica dei muscoli pelvici, eventualmente associata a diazepam vaginale; azolici orali, e probiotici orali o vaginali, per l’eventuale candidosi; testosterone e prasterone, da applicare rispettivamente sulla vulva e in vagina, per ridurre l’infiammazione e nutrire i tessuti.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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