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Mamme anemiche e depresse: impatto cognitivo sui neonati nei paesi poveri

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01/12/2016

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Tran TD, Biggs BA, Tran T, Simpson JA, Hanieh S, Dwyer T, Fisher J.
Impact on infants' cognitive development of antenatal exposure to iron deficiency disorder and common mental disorders
PLoS One. 2013 Sep 23;8(9):e74876. doi: 10.1371/journal.pone.0074876. eCollection 2013
Valutare gli effetti dell’esposizione prenatale all’anemia da carenza di ferro e alla depressione materna sullo sviluppo cognitivo dei neonati nei paesi in via di sviluppo: è questo l’obiettivo dello studio prospettico condotto dal gruppo di lavoro coordinato da Thach Duc Tran ed espressione del Research and Training Centre for Community Development di Hanoi, Vietnam, e del Centre for Women's Health Gender and Society di Melbourne, Australia.
L’analisi è stata condotta in una provincia rurale del Vietnam e ha coinvolto 497 donne dalla 12a settimana di gravidanza fino a sei mesi dal parto. I criteri fissati per la diagnosi di anemia sideropenica sono:
- emoglobina: <11 g/dL;
- ferritina: <15 ng/mL.
I sintomi depressivi sono stati accertati con la Edinburgh Postnatal Depression Scale, validata per il Vietnam. Lo sviluppo cognitivo dei piccoli, infine, è stato valutato con le Bayley Scales of Infant and Toddler Development, terza edizione.
Questi, in sintesi, i risultati:
- sono stati raccolti dati di follow up completi per 378 donne su 497;
- i punteggi di sviluppo cognitivo a sei mesi dalla nascita sono negativamente influenzati sia dall’anemia (-11.62 punti; 95% CI: -23.01, -0.22), sia dalla depressione materna (-4.80 punti; 95% CI: -9.40, -0.20);
- un più elevato peso alla nascita, le disponibilità economiche della famiglia e una sufficiente alimentazione a base di latte materno si associano a punteggi cognitivi migliori;
- un’età materna superiore a 30 anni al momento della gravidanza e la primiparità hanno invece un indiretto effetto negativo.
Questo studio è di grande importanza in ottica di terapia e prevenzione:
- un insufficiente sviluppo cognitivo, se non diagnosticato e gestito, tende infatti a consolidarsi nel tempo, compromettendo le possibilità del bambino di sviluppare adeguate competenze intellettive;
- la necessità di una diagnosi appropriata e cure tempestive è tanto più urgente in contesti socioeconomici e culturali disagiati, come è appunto il Vietnam che ha ospitato lo studio. In un periodo storico caratterizzato da grandi migrazioni di massa determinate dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla povertà, la cura dei talenti intellettuali dei bambini deve stabilmente entrare a far parte delle nostre strategie di soccorso e sostegno.
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