L’analisi è stata condotta in una provincia rurale del Vietnam e ha coinvolto 497 donne dalla 12a settimana di gravidanza fino a sei mesi dal parto. I criteri fissati per la diagnosi di anemia sideropenica sono:
- emoglobina: <11 g/dL;
- ferritina: <15 ng/mL.
I sintomi depressivi sono stati accertati con la Edinburgh Postnatal Depression Scale, validata per il Vietnam. Lo sviluppo cognitivo dei piccoli, infine, è stato valutato con le Bayley Scales of Infant and Toddler Development, terza edizione.
Questi, in sintesi, i risultati:
- sono stati raccolti dati di follow up completi per 378 donne su 497;
- i punteggi di sviluppo cognitivo a sei mesi dalla nascita sono negativamente influenzati sia dall’anemia (-11.62 punti; 95% CI: -23.01, -0.22), sia dalla depressione materna (-4.80 punti; 95% CI: -9.40, -0.20);
- un più elevato peso alla nascita, le disponibilità economiche della famiglia e una sufficiente alimentazione a base di latte materno si associano a punteggi cognitivi migliori;
- un’età materna superiore a 30 anni al momento della gravidanza e la primiparità hanno invece un indiretto effetto negativo.
Questo studio è di grande importanza in ottica di terapia e prevenzione:
- un insufficiente sviluppo cognitivo, se non diagnosticato e gestito, tende infatti a consolidarsi nel tempo, compromettendo le possibilità del bambino di sviluppare adeguate competenze intellettive;
- la necessità di una diagnosi appropriata e cure tempestive è tanto più urgente in contesti socioeconomici e culturali disagiati, come è appunto il Vietnam che ha ospitato lo studio. In un periodo storico caratterizzato da grandi migrazioni di massa determinate dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla povertà, la cura dei talenti intellettuali dei bambini deve stabilmente entrare a far parte delle nostre strategie di soccorso e sostegno.