L’incontinenza urinaria da stress (IUS) è una perdita involontaria di urina causata da un improvviso aumento della pressione sulla vescica. Viene anche definita incontinenza da sforzo, perché basta un brusco movimento fisico, innescato per esempio da un colpo di tosse, da uno starnuto, dal sollevamento di un peso, a provocare la perdita. In questo caso, quindi, il termine “stress” non ha alcuna connotazione psicologica.
La IUS è la forma più frequente di incontinenza nella donna (50% dei casi). Molto meno frequente è l’incontinenza da urgenza, che è preceduta da un’impellente necessità di urinare (15% dei casi). Quando in una stessa paziente sono presenti entrambe le forme si parla di incontinenza mista. Un’ulteriore forma è costituita dall’incontinenza da overflow, che si verifica quando la vescica non riesce svuotarsi in modo sufficiente e, successivamente alla minzione, causa perdite involontarie di urina.
Nella donna, la IUS tende ad aumentare intorno alla menopausa sino a compromettere, talora, la qualità della vita.
Lo studio cinese è stato condotto su 273 donne: 158 (57.9%) in peri-menopausa and 115 (42.1%) in post-menopausa. Di queste, 122 soffrivano di IUS: 66 in peri-menopausa e 56 in post-menopausa. L’età media era 49.42 ± 5.58 anni.
Sono risultati fattori di elevato rischio per la IUS:
- un indice di massa corporea superiore a 24 (OR 2.02, 95% CI 1.07-3.81);
- l’avere avuto uno o più parti per via vaginale (OR 2.47, 95% CI 1.33-4.58);
- il diabete (OR 4.65, 95% CI 1.23-17.62);
- i seguenti sintomi climaterici (valutati con l’indice di Kupperman): insonnia, nervosismo, affaticabilità e stanchezza cronica, dolori articolari e muscolari, cefalea, palpitazioni, disturbi sessuali.
La gestione di questi fattori predittivi dovrebbe quindi far parte integrante della strategia di prevenzione e cura dell’incontinenza urinaria da stress nella donna alle soglie della menopausa.