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Fibromi uterini: le qualità terapeutiche dell'ulipristal acetato

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12/01/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

ATTENZIONE: Il farmaco di cui si parla in questo articolo, l’ulipristal acetato, approvato per la cura della fibromatosi uterina e usato da oltre 800.000 donne nel mondo, è stato ritirato dal commercio per iniziativa del Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) della European Medicines Agency (EMA), per alcuni casi di epatite grave comparsa in corso di trattamento.
“Ho 34 anni, soffro di fibromi uterini e il mio ginecologo mi ha proposto di iniziare una terapia a base di ulipristal acetato. Il farmaco mi farà sospendere il ciclo? Può causare effetti collaterali come quelli della menopausa e farmi perdere il desiderio sessuale? Grazie”.
Martina
Gentile signora, i vantaggi dell’ulipristal acetato sono tre:
- riduce nettamente la perdita di sangue mestruale, consentendo un rapido recupero dell’anemia da carenza di ferro con tutti i sintomi correlati;
- riduce il volume dei fibromi, con un effetto che migliora con il numero di cicli di trattamento effettuati. Ora è possibile – e rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale – fare quattro cicli di tre mesi ciascuno, intervallati da due cicli mestruali;
- induce amenorrea, ossia silenzio mestruale, reversibile alla sospensione del trattamento.
Tranquilla: il farmaco NON dà sintomi menopausali, è molto maneggevole ed è usato con soddisfazione dalle pazienti. Il desiderio può anzi migliorare per l’ottimo effetto che il ferro risparmiato, grazie all’amenorrea temporanea, ha sul sistema dopaminergico, che nel nostro cervello coordina anche il desiderio sessuale.
Segua con fiducia le indicazioni del suo ginecologo! Un cordiale saluto.
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