Dopo un’isterectomia: sintomi premenopausali e risposte terapeutiche
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«Tempo fa ho subito un’isterectomia parziale, con asportazione anche delle tube. Dopo circa tre mesi ho iniziato a soffrire di un malessere generale, continui mancamenti, mal di testa, sbalzi di pressione, difficoltà di concentrazione e altri sintomi premestruali, di cui soffrivo anche in passato ma in forma meno pesante. Nessun ginecologo mi ha saputo proporre una cura risolutiva. Mi potete aiutare? Grazie mille».
Dopo un’isterectomia: sintomi premenopausali e risposte terapeutiche
29/03/2024
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, purtroppo lei non indica la sua età, e questo mi costringe a un discorso molto generale. L’isterectomia parziale – resa necessaria, per esempio, da fibromi e cicli emorragici – prevede l’asportazione del corpo dell’utero, ossia della parte al di sopra dell’istmo, mentre il collo, o cervice, viene lasciata in sede. Correttamente poi le sono state tolte anche le tube, responsabili del 50% dei tumori cosiddetti ovarici. Le ovaie, invece, continuano a garantire una produzione adeguata di ormoni. In questo video illustro: - come nel suo caso sia possibile che l’intervento chirurgico abbia accelerato l’esaurimento ovarico, portandola rapidamente a una fase di pre-menopausa, di cui sono segni frequenti proprio i sintomi, anche premestruali, che lei riferisce; - la possibilità di assumere un progestinico in continua per impedire le fluttuazioni estrogeniche che sono all’origine dei suoi disturbi; - i progestinici normalmente impiegati con questa indicazione: dienogest, nomegestrolo acetato, noretisterone acetato; - i benefici dell’agnocasto sui sintomi pre-mestruali e, più in generale, sui disturbi neurovegetativi e dell’umore nella donna.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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