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Dolore vulvare: analisi critica degli strumenti di misurazione

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19/12/2019

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Rosen NO, Bergeron S, Pukall CF.
Recommendations for the study of vulvar pain in women, Part 1: Review of assessment tools
J Sex Med. 2019 Dec 4. pii: S1743-6095(19)31519-X. doi: 10.1016/j.jsxm.2019.10.023. [Epub ahead of print]
Analizzare e valutare i principali strumenti di misurazione del dolore vulvare, e gli outcome ad essi associati: è questo l’obiettivo della expert review condotta da Natalie Rosen, Sophie Bergeron e Caroline Pukall, rispettivamente della Dalhousie University ad Halifax, dell’Università di Montréal e della Queens University a Kingston, Canada. Lo studio è stato patrocinato dalla International Society for Sexual Medicine (ISSM).
Il dolore vulvare cronico ha un’eziologia multidimensionale e una presentazione clinica molto variabile; mancano tuttora algoritmi terapeutici consolidati. In particolare, gli strumenti di misurazione sono spesso utilizzati in modo non coerente, il che rappresenta un importante ostacolo alla diagnosi differenziale e alla definizione di terapie efficaci. In questo contesto, una rigorosa valutazione di tali strumenti è essenziale per migliorare l’identificazione dei fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento del dolore, e per sviluppare trattamenti basati sull’evidenza clinica.
Le autrici hanno analizzato le più recenti evidenze scientifiche sulla misurazione del dolore vulvare, individuando vantaggi e svantaggi dei diversi strumenti e formulando un set di raccomandazioni condivise.
In sintesi, la review:
- fornisce una lista completa di suggerimenti per la ricerca e la pratica clinica;
- per quanto concerne gli strumenti validati empiricamente, raccomanda di utilizzarli in modo uniforme nei diversi studi, in modo da favorire il confronto dei risultati;
- quando gli strumenti a disposizione sembrano presentare un sostanziale equilibrio fra vantaggi e svantaggi, suggerisce di valutarli sulla base degli obiettivi di ricerca e del loro potenziale contributo all’accrescimento delle conoscenze nel settore;
- raccomanda di integrare sempre la valutazione biologica del dolore con una misurazione qualitativa delle variabili psicosociali correlate al dolore stesso;
- fornisce una solida guida al design di studi rigorosi e all’assunzione di corrette decisioni terapeutiche.

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