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Dolore ai rapporti: come sono guarita con le giuste terapie e il conforto della mia ginecologa

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Dolore ai rapporti: come sono guarita con le giuste terapie e il conforto della mia ginecologa
18/12/2020

Le vostre lettere alla nostra redazione

Ero all’ultimo anno di Università e qualsiasi tentativo di avere un rapporto con il mio partner si traduceva in dolori lancinanti e insopportabili. Le prime volte pensai che si trattasse di una reazione normale, ma il tempo passava e il dolore continuava. Perché non potevo ad avere dei normali rapporti come le mie amiche? La prima ginecologa da cui mi recai, pose subito la diagnosi: vestibolite vulvare. Terapia: integratori per il dolore neuropatico. Benefici ottenuti: nessuno.
Mi sentivo “difettata”, anormale e derubata di una parte essenziale delle emozioni e sensazioni di una donna. Temevo che non sarei mai riuscita ad avere un rapporto o, qualora vi fossi riuscita, che per me avrebbe significato solo dolore, e non piacere.
In questo stato d’animo di estremo sconforto e rassegnazione, trovai il sito della professoressa Graziottin e prenotai una visita. Fin dal nostro primo incontro, con la professionalità e la solarità che la contraddistinguono, mi diede speranza, mostrandomi con i fatti (in particolare il biofeedback) una reale possibilità di guarire. Da allora iniziò un percorso di guarigione lungo e faticoso, fatto di rinunce (soprattutto alimentari) e di nuove abitudini di vita, ma adesso io sto bene. Circa un anno e mezzo dopo quella prima visita, sono riuscita ad avere dei rapporti bellissimi, senza dolori né paure. Ero rinata: guarita, normale, una donna come tutte, libera di vivere la propria sessualità senza la paura del dolore. Liberarmi da quella che mi sembrava una condanna eterna mi ha dato fiducia in me stessa, permettendomi di sbocciare anche in tutti gli altri aspetti della vita.
A tutte le donne affette dalla mia stessa patologia, sconfortate e rassegnate, vorrei dire: non arrendetevi, c’è speranza! Alla professoressa Graziottin: grazie per aver portato speranza e luce, sempre con il sorriso e una parola gentile, quando guarire sembrava impossibile. Grazie per avermi permesso di diventare la donna che sono oggi: libera, sicura di sé e felice.

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