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Collaborazione fra specialisti: la mia esperienza è positiva

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06/02/2015

Le vostre lettere alla nostra redazione

Scrivo questa mia testimonianza affinché tutti i medici capiscano l’importanza di collaborare fra loro.
In sede di visita ginecologica, e valutato insieme di intervenire chirurgicamente per risolvere il mio problema (utero aumentato di volume per fibromatosi multipla), la professoressa Graziottin mi consiglia di fare l’intervento con il professor Meroni dell’ospedale Niguarda di Milano, di cui mi da tutti i recapiti telefonici con lettera di presentazione.
Mi presento allo studio del prof. Meroni, il quale mi accoglie come se fossi sempre stata una sua paziente: cordiale, premuroso e disponibile, mi accompagna con dolcezza in quello che sarebbe stato il primo intervento chirurgico della mia vita.
Durante l’intervento in laparoscopia il prof. Meroni, scrupolosamente, controlla anche gli organi circostanti e si sofferma sul fegato, dove nota una macchia strana.
Anche in questa sede la collaborazione fra medici dimostra quanto ciò sia importante per la salute di un paziente: infatti il prof. Meroni, preoccupato della cosa e consapevole di non poter dare in questo campo un giudizio competente, decide di chiamare il collega chirurgo epatologo, il quale si rende subito disponibile a scendere in sala operatoria e, dopo un’attenta valutazione ed esclusa una patologia maligna, rimanda la diagnosi a un momento successivo.
Dopo l’intervento, il prof. Meroni in sede di visita di controllo riesce a programmare un appuntamento per lo stesso giorno con l’epatologo dell’equipe del prof. De Carlis, il dott. Lauterio, al quale, sempre tramite il prof. Meroni, avevo fatto pervenire le mie risonanze. Il dott. Lauterio gentilissimo e disponibile, visionate le mie risonanze con il prof. De Carlis, mi anticipa il quadro clinico.
Il giorno successivo, fissandomi con disponibilità un appuntamento all’ultimo minuto, il prof. De Carlis mi espone quello che sarebbe stato il mio secondo intervento, cercando di trasmettermi serenità e tranquillità per affrontarlo senza timori.
E’ ammirevole che medici di questo calibro abbiano l’umiltà di collaborare fra loro con un solo obiettivo: la salute del paziente.
Ringrazio tutti, e spero che la mia testimonianza sensibilizzi quei medici arroganti e poco inclini alla missione a cui si sono votati.
Patrizia
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