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Cistiti post coitali in menopausa: la terapia ormonale locale è efficace e sicura

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«Gentile dottoressa, innanzitutto grazie per la sua attività di divulgazione. Ho 50 anni, e sono in terapia sostitutiva con tibolone. Nonostante questo soffro di cistiti post coitali e ho trovato giovamento dall’applicazione di estriolo in gel, consigliatomi dall’endocrinologa, dapprima per venti giorni di seguito e adesso due volte la settimana. Vorrei sapere se questo schema di somministrazione, aggiungendosi alla terapia ormonale sostitutiva, può essere prolungato a tempo indefinito, facendo gli opportuni accertamenti periodici, ed è sicuro sotto il profilo del rischio oncologico. Grazie per la sua attenzione e un cordiale saluto».

Cistiti post coitali in menopausa: la terapia ormonale locale è efficace e sicura

07/04/2023

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, il suo dubbio è comune a molte altre donne che, pur facendo correttamente la terapia ormonale sostitutiva sistemica, soffrono di cistiti dopo i rapporti intimi. La domanda, in sintesi, è: sommare una terapia ormonale locale alla terapia sistemica aumenta il rischio di cancro? La rassicuro subito: non c’è alcun pericolo in più, per un motivo che le spiegherò fra un attimo.
In questo video illustro:
- che cosa sono i recettori ormonali delle cellule, e a che cosa possono essere paragonati nella loro interazione con gli ormoni;
- perché alcune donne, pur facendo la TOS, non ne traggono un completo giovamento anche a livello genitale;
- come sia del tutto corretto integrare gli ormoni sistemici con una terapia locale a base di estrogeni (estriolo, estradiolo, promestriene, estrogeni coniugati) e/o prasterone (DHEA sintetico) e/o testosterone (di estrazione vegetale);
- l’azione antinfiammatoria e ricostruttiva che il testosterone, in particolare, svolge sui tessuti della vulva;
- perché, oltre alla terapia locale, è opportuno verificare il tono dei muscoli del pavimento pelvico e, se necessario, rilassarli con alcune sedute di fisioterapia;
- come il dosaggio degli ormoni utilizzati localmente, testato in molti studi clinici, sia così basso da agire solo sui tessuti urogenitali, senza effetti sistemici e senza rischi aggiuntivi sul fronte oncologico;
- i benefici complessivi della terapia su cistiti post coitali, urgenza minzionale, secchezza vaginale, dolore ai rapporti, infiammazione del vestibolo;
- l’azione supplementare del testosterone sui recettori ormonali dei tessuti, sui corpi cavernosi (strutture vascolari che mediano la congestione e l’eccitazione genitale) e, in particolare, sul corpo spongioso dell’uretra che, riempiendosi di sangue durante il rapporto, protegge l’uretra dal trauma meccanico della penetrazione, come una sorta di airbag.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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