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Carcinoma dell’utero: come proteggere i tessuti della vagina dagli effetti collaterali della radioterapia

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«La mia amica più cara è stata sottoposta a isterectomia totale, con rimozione dei linfonodi sentinella, per un carcinoma dell’endometrio con un livello di infiltrazione superiore al 50%. L’intervento è riuscito, ma ora le viene proposto un trattamento radioterapico con brachiterapia vaginale, perché la presenza del morbo di Crohn sconsiglia quella esterna. Siccome seguo il suo lavoro, che trovo molto utile e importante, e ho letto alcuni suoi articoli in merito, le chiedo cortesemente maggiori dettagli su cosa potrebbe fare la mia amica, prima e dopo la radioterapia, per mitigare i possibili effetti delle radiazioni sulla vagina. Grazie per l’aiuto e buon lavoro per tutto».

Carcinoma dell’utero: come proteggere i tessuti della vagina dagli effetti collaterali della radioterapia

12/04/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, alla luce dei protocolli di cura internazionali la condotta degli oncologi che seguono la sua amica è impeccabile. Ma poiché la radioterapia può determinate un’infiammazione cronica dei tessuti, con rischio di retrazione e stenosi della vagina sino a tre anni dopo l’intervento, è altrettanto lungimirante tentare di prevenire questi invalidanti effetti collaterali.
In questo video illustro:
- perché la terapia ormonale sostitutiva è tassativamente controindicata per almeno 5 anni dopo l’isterectomia, ma può essere presa in considerazione al termine di questo periodo;
- le principali cure locali che si possono intraprendere nel breve e medio termine, e il loro razionale: somministrazione intravaginale di lattobacilli e acido ialuronico; ossigenoterapia; riabilitazione dei muscoli del pavimento pelvico; dilatatori vaginali;
- perché, in particolare, il contributo dei lattobacilli è fondamentale per ridare trofismo ed elasticità alla vagina;
- perché queste opzioni terapeutiche sono valide anche per le donne colpite da carcinoma ano-rettale.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

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