Le ascoltiamo una volta l’anno e poi spariscono, certo. Eppure con le atmosfere natalizie si sono misurati e si misurano i più grandi artisti: siamo inondati dalle voci intramontabili di Frank Sinatra e Dean Martin, dalle impennate vocali del duo jazz Ella Fitzgerald-Louis Armstrong, senza tralasciare i più celebri direttori d’orchestra che incidono ed eseguono musiche sacre e profane, dal vivo, la vigilia o il giorno di Natale, o alcuni appuntamenti tipici del repertorio tedesco (ma universale) come le Cantate di Bach, o il suo “Weihnachtsoratorium”. E su altri terreni meno formali è ormai un classico “Happy Christmas (War is over)” di John Lennon; oppure le tinte gospel, anche troppo mercificate da panettoni e torroni, di “Oh Happy Day”. E non c’è religione che tenga: i canti natalizi in questo periodo, e sino all’Epifania, attraversano le giornate dei cattolici, dei luterani, dei protestanti. Ovunque il cristianesimo abbia lasciato un segno di fede e di passione, anche esteriore, per la Natività.
Questo repertorio – capace come pochi, in questo periodo, di sintonizzare il nostro benessere con l’atmosfera della festa – può essere suddiviso in due grandi filoni: quelli prettamente religiosi, devozionali, anche mistici, che vedono il 25 dicembre come un giorno di felicità non solo esteriore e mondana, ma anche profondamente spirituale, tanto che i testi sono decisamente improntati alla religiosità più autentica. Uno di questi, per esempio, è “Adeste fideles”, che tutti noi conosciamo da quando siamo bambini, appuntamento immancabile nei cori di ogni parrocchia. E’ un canto natalizio di cui l’unica certezza è il nome del copista di testo e melodia: un certo Sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743-1744 per l’uso di un coro cattolico, a Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle Isole Britanniche. Ecco le prime quattro strofe più conosciute, quelle che ciascuno di noi ha cantato almeno una volta nella vita:
Adeste fideles
Accorrete fedeli / felici ed esultanti / venite, venite a Betlemme. / Vedete, è nato il re degli angeli. / Venite adoriamo / Venite adoriamo / Venite adoriamo / Il Signore.
Poi c’è l’altro filone dei canti natalizi, quelli meno devozionali, decisamente più laici, che si sintonizzano soprattutto sull’atmosfera magica del Natale come giorno di pace, di amore, di speranza, di fratellanza, e in cui prevalgono i segni tipici di questa festa: la neve, le slitte, i pupazzi, i dolci, i bambini, i regali, il camino acceso, le decorazioni e, soprattutto, l’immancabile albero della tradizione nordica addobbato con le luci (mentre più vicino alle nostre tradizioni è il presepe). E l’albero di Natale, in tedesco “Tannebaum”, è il protagonista assoluto di un canto della tradizione: “Oh Tannebaum”, una delle più famose canzoni natalizie di ogni tempo, la cui melodia è di autore anonimo, di derivazione popolare, databile fra il XVI e il XVII secolo, anche se qualcuno ipotizza origini medievali, e pubblicata per la prima volta nel 1799. Le parole, invece, sono state scritte nel 1819 dall’organista di Lipsia Joachim August Zarnack. Ecco il testo della prima strofa:
Oh Tannenbaum
Oh albero di Natale, oh albero di Natale / come sono verdi le tue foglie! / Tu sei verde non solo d’estate. / No, anche in inverno quando nevica! / Oh albero di Natale, oh albero di Natale / come sono verdi le tue foglie!
Jingle Bells
Correndo nella neve / su una slitta trainata da un cavallo / attraversiamo i campi / ridendo lungo la strada. / Le campane sulla coda del cavallo suonano / rendendo gli animi luminosi / Com’è divertente cavalcare e cantare / una canzone da slitta stanotte. / Le campane suonano, le campane suonano / suonano lungo la strada.
White Christmas
Sto sognando un bianco Natale / proprio come quelli che ho vissuto, / dove le cime degli alberi luccicano /e i bambini stanno attenti per ascoltare / le campane della slitta nella neve.
Stille Nacht
Notte silenziosa, notte sacra! / Tutto dorme, veglia in disparte / solo la santissima coppia. / Bimbo grazioso con i capelli ricci / dormi in pace celeste! / Dormi in pace celeste!
E con questi due video vi porgiamo i nostri auguri più sinceri di un Felice Natale!
Buon ascolto.