EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Micropolicistosi ovarica: sintomi e cure

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
22/11/2013

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Sono una studentessa di 24 anni. Negli ultimi due anni, soprattutto nei periodi di cambio stagionale, mi è accaduto di avere blocchi del ciclo per due o tre mesi. Il ginecologo mi ha detto che ho l’ovaio micropolicistico. Nell’ultimo periodo mi succede sempre più spesso di avere il ciclo solo ogni tre mesi e mi sono comparsi peli sparsi sul mento e sul petto. In questi periodi sono sempre nervosissima, mi irrito per ogni minima sciocchezza e sono sempre stanca. Cosa dovrei fare? Sarebbe il caso di iniziare a prendere la pillola? Grazie per la vostra attenzione!”.
Marzia M.
Gentile Marzia, il suo ginecologo con ogni probabilità ha ragione. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione clinica caratterizzata da oligomenorrea e/o anovulazione con segni di iperandrogenismo (acne, irsutismo, perdite di capelli): proprio i sintomi e segni che lei accusa. Il disturbo può inoltre essere associato a obesità, insulino-resistenza e iperinsulinemia, e causare effettivamente stanchezza e irritabilità.
Il termine di “micropolicistosi ovarica” – o sindrome dell’ovaio policistico – è la diagnosi con cui viene descritto l’aspetto ecografico dell’ovaio, quando non riesce a funzionare in modo perfetto: si formano allora tante piccole cisti, costituite dai follicoli che maturano con difficoltà.
Qualora non desideri nell’immediato una gravidanza e non vi siano controindicazioni, le consigliamo l’utilizzo di una pillola contraccettiva con attività antiandrogenica, come quelle contenenti il ciproterone acetato o il drospirenone, eventualmente associata a farmaci antiandrogeni.
Nel caso di obesità o sovrappeso è importante ricorrere anche a una dieta ipocalorica: è stato infatti dimostrato un miglioramento della funzionalità ormonale quando si riesca a perdere il 5% del peso corporeo di partenza. Un cordiale saluto.
Parole chiave di questo articolo

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter