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Candidosi vulvovaginale ricorrente: principi di terapia

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Candidosi vulvovaginale ricorrente: principi di terapia

05/03/2013

Dott. Filippo Murina
Servizio di Patologia Vulvare, Ospedale V. Buzzi-ICP, Università di Milano; Direttore Scientifico Associazione Italiana Vulvodinia

Intervista rilasciata a margine del convegno ECM “La donna e il dolore pelvico: da sintomo a malattia, dalla diagnosi alla terapia”, organizzato il 16 novembre 2012, a Milano, dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus e da Springer-Verlag Italia

Sintesi del video e punti chiave

Nelle interviste precedenti abbiamo esaminato le basi organiche della vestibolite vulvare e sottolineato come la candidosi vulvovaginale recidivante sia il principale fattore predisponente alla patologia. Oggi parliamo di terapia della candidosi e di prevenzione delle recidive, focalizzando l’attenzione sui principi generali che devono ispirare i protocolli di cura.
Che cosa è essenziale tenere presente, se si vuole evitare la ricorrenza dell’infezione e il conseguente aggravamento della vestibolite vulvare?
In questo video, il dottor Murina illustra:
- i due obiettivi fondamentali di ogni terapia: ridurre la quota di Candida al di sotto della soglia in grado di scatenare una reazione infiammatoria a livello vestibolare; modificare l’omeostasi della vagina, con una stimolazione dei fattori che ne regolano le difese immunitarie;
- le due risposte farmacologiche a questi obiettivi: fluconazolo a 200 mg; probiotici vaginali;
- il ruolo specifico dei probiotici;
- come ogni strategia di cura e prevenzione debba essere personalizzata e perseguita per un adeguato periodo di tempo.

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