Sintesi dell'intervista e punti chiave
Nella seconda parte di questa intervista il professor Giovanni Biggio, Ordinario di Neuropsicofarmacologia associato all’Istituto di Neuroscienze del CNR di Cagliari, illustra:
- come i più recenti studi di neurobiologia sperimentale e clinica dimostrino che i neuroni del soggetto depresso divengono progressivamente meno trofici, rendendo sempre più difficile reagire in modo corretto agli stimoli ambientali;
- perché la donna depressa, se inizia una gravidanza, non deve assolutamente interrompere la terapia farmacologica;
- perché la depressione in gravidanza rischia di influenzare negativamente lo sviluppo del cervello del bambino;
- come anche la mancanza di cure adeguate dopo la nascita possa condizionare il benessere fisico e mentale del neonato;
- le indicazioni delle tecniche di “brain imaging” sulla morfologia e la funzionalità del cervello nella donna sana e nella donna depressa.
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