Estroprogestinici e ormoni bioidentici: quando, a chi e perché
Condividi su
26/10/2015
Franca Fruzzetti Estroprogestinici e ormoni bioidentici: quando, a chi e perché Graziottin A. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Menopausa precoce: dal dolore alla salute", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 27 marzo 2015, p. 85-86
Attualmente è disponibile un gran numero di preparati estro-progestinici. Usati come contraccettivi, il loro meccanismo di azione include l’inibizione dell’ovulazione, alterazioni del muco cervicale, modificazioni dell’endometrio atte a non favorire l’annidamento. Inoltre, l’uso dei contraccettivi ormonali consente di beneficiare di altri effetti positivi quali la riduzione del rischio di carcinoma ovarico, endometriale e del colon retto, il controllo del sanguinamento mestruale, la riduzione del dolore pelvico ciclico. Al di là di tali effetti il loro uso può essere inoltre rivolto a contrastare, laddove presenti, sintomi da carenza estrogenica, come si può verificare in tutte le condizioni in cui l’ovaio cessa temporaneamente o definitivamente (Premature Ovarian Failure, POF) la sua attività di organo endocrino.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?