Sintesi del video e punti chiave
Negli ultimi cento anni, i comportamenti riproduttivi delle donne occidentali sono profondamente mutati: si è ridotto il numero medio di figli, è aumentata l’età alla prima gravidanza e, di conseguenza, è aumentato nettamente il numero medio di cicli mestruali nel corso della vita fertile, dai 140-150 ai primi del Novecento ai 450-500 di oggi. Dato che la mestruazione è essenzialmente un fenomeno infiammatorio, un numero così elevato di cicli può comportare pesanti conseguenze per la salute.
Un’esposizione così frequente a stati di infiammazione locale e sistemica può essere considerata “naturale”? La mestruazione in sé è un evento davvero necessario, o se ne può fare a meno? In che modo?
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come sono cambiati, nell’ultimo secolo, i comportamenti riproduttivi delle donne italiane;
- perché le conseguenze di tali mutamenti non possono essere accettate come “naturali”;
- come l’elevato numero di cicli e di infiammazioni possa compromettere la salute in modo anche molto serio, aumentando la vulnerabilità al dolore e all’invecchiamento (“inflamm-aging”);
- una patologia quasi sconosciuta cento anni fa e oggi molto diffusa proprio a causa di questi cambiamenti;
- perché le mestruazioni in sé non sono necessarie alla salute della donna;
- perché è invece essenziale garantire un costante livello di estrogeni, progesterone e testosterone;
- i vantaggi di un costante apporto ormonale a basso dosaggio, abbinato ai giusti stili di vita: riduzione dello stato infiammatorio, eliminazione dei sintomi legati al ciclo, attenuazione dei disturbi legati a concomitanti patologie a base infiammatoria (colon irritabile, vescica dolorosa, cefalea, artrite reumatoide, vestibolite vulvare), aumento del benessere e dell’aspettativa di salute.
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