T.C.
L’opzione di tenere i fibromi può essere considerata, in quanto il rischio di degenerazione tumorale di queste formazioni benigne è molto raro.
I fattori da considerare per scegliere l’opzione migliore (togliere l’utero o tenere i fibromi sotto controllo) includono:
a. il volume complessivo dell’utero;
b. se causi emorragie mestruali o no;
c. se e quanto l’utero ingrossato a causa dei fibromi “prema” su vescica e/o retto e quanto pesino alla donna i sintomi provocati (per esempio, senso di peso in regione sovrapubica, minzione frequente, peso e fastidio in regione ano-rettale);
d. se la donna vorrà fare terapie ormonali sostitutive dopo la menopausa:
- senza utero, è possibile usare solo estradiolo, ossia estrogeno bioidentico, eccellente dal punto di vista della soddisfazione d’uso, con riduzione anche del rischio di tumori alla mammella, oltre che al colon, oltre a tutti gli altri vantaggi per il cervello, l’osso, il cuore, le articolazioni, la sessualità e la bellezza…
- con l’utero, sarà necessario usare anche i progestinici che aumentano, seppur di pochissimo (0,08 per cento dopo 5 anni di terapia, dopo i 50 anni), il rischio di tumori al seno;
e. se la donna non vuole fare terapie ormonali dopo la menopausa, avrà una progressiva diminuzione dei fibromi per fibrosi, ma anche lo svantaggio di un invecchiamento non rallentato dalla terapia ormonale.
Scelga con saggezza… e lungimiranza. Con i migliori saluti e auguri.