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Provoked vestibulodynia, medical factors and comorbidity associated with treatment outcome

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27/03/2014

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Heddini U, Bohm-Starke N, Nilsson KW, Johannesson U.
Provoked vestibulodynia, medical factors and comorbidity associated with treatment outcome
J Sex Med. 2012 May; 9 (5): 1400-6. doi: 10.1111/j.1743-6109.2012.02665.x. Epub 2012 Feb 29
La vestibolodinia provocata, nota anche come vestibolite vulvare, è la più frequente causa di dispareunia nelle donne giovani. La sua eziologia, però, non è del tutto chiara, anche se è fuori discussione il ruolo che in essa gioca l’infiammazione, ed è tuttora difficile predire con sicurezza l’esito delle terapie. L’obiettivo dello studio di Ulrika Heddini e collaboratori, del Karolinska Institutet di Stoccolma, Svezia, è quello di identificare i fattori medici associati all’esito delle terapie e al dolore coitale.
Lo studio ha coinvolto 70 donne curate per vestibolodinia provocata. In particolare:
- il dolore coitale è stato misurato con una scala analogica visuale graduata da 0 a 100;
- lo screening psicometrico è stato condotto utilizzando la Anxiety and Depression Scale adottata dall’Istituto;
- la soglia del dolore alla pressione sul braccio, sulla gamba e sul vestibolo vulvare è stata misurata con specifici algoritmi.
Questi, in sintesi, i risultati:
- il miglioramento più marcato dei sintomi o la completa guarigione sono più probabili nelle pazienti con un massimo di due disturbi caratterizzati da dolore (inclusa la vestibolodinia) rispetto a quelle con quattro patologie o più (OR 7.8, CI 1.2-49.4, P = 0.03);
- il numero di altre comorbilità dolorose (P < 0.01) e la diagnosi di vestibolodinia primaria (P = 0.04) sono direttamente correlate al punteggio ottenuto sulla scala analogica visuale del dolore;
- le donne colpite da vestibolodinia secondaria presentano un più elevato tasso di miglioramento/guarigione di quelle con vestibolodinia primaria (z = 2.11, P = 0.04).
Il positivo esito delle terapie, concludono gli Autori, è più probabile nelle pazienti con un minor numero di comorbilità caratterizzate da dolore. Inoltre, il numero di tali comorbilità è associato all’intensità del dolore coitale. I dati emersi dallo studio, infine, indicano che le terapie sono meno efficaci in caso di vestibolodinia primaria.
Questi risultati possono essere interpretati alla luce dell’infiammazione prima locale e poi sistemica che caratterizza la patologia, e il cui grado correla positivamente con:
- l’intensità del dolore coitale;
- il numero di comorbilità caratterizzate da dolore associate alla vestibolodinia provocata;
- le probabilità di un miglioramento netto o di una completa guarigione
Tutto ciò conferma che l’intervento sull’infiammazione costituisce il più importante pilastro della terapia e il fattore più rilevante di remissione dei sintomi.

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