Accertare se le donne affette da dolore pelvico cronico e da gradi variabili di endometriosi manifestino anche un’alterata sensibilità al dolore rispetto alle donne sane, e se questa eventuale differenza sia correlata alla presenza e/o alla severità dell’endometriosi stessa o di altre comorbilità caratterizzate da dolore: è l’obiettivo dello studio di S. As-Sanie e collaboratori, dei Dipartimenti di Ostetricia e ginecologia, Anestesiologia e Medicina interna (Reumatologia) dell’Health Center presso l’Università del Michigan ad Ann Arbor, e del Dipartimento di Ostetricia e ginecologia del Northshore University Health System di Chicago, Illinois (USA). Questo il metodo seguito dai ricercatori: - sono stati costituiti quattro gruppi di pazienti: endometriosi con dolore pelvico cronico (numero di donne=42); endometriosi e dismenorrea (n=15), endometriosi senza dolore (n=35), dolore pelvico cronico senza endometriosi (n=22); - ciascun gruppo è stato confrontato con un gruppo di controllo di 30 donne sane; - tutte le pazienti hanno compilato questionari validati sui sintomi relativi al dolore e sono state sottoposte a uno screening per l’individuazione delle eventuali comorbilità caratterizzate da dolore; - la sensibilità al dolore è stata accertata applicando una leggera pressione sull’unghia del pollice, sulla base di un protocollo validato. Dopo aver corretto i dati per età e livello culturale, emerge che: - la soglia del dolore risulta più bassa in tutti i gruppi di donne con dolore pelvico rispetto alle donne sane (P <.01); - non ci sono differenze di soglia del dolore fra le pazienti con endometriosi senza dolore e le donne sane; - la presenza e la severità dell’endometriosi, così come il numero di comorbilità caratterizzate da dolore, non risultano associate a differenze nella soglia del dolore. In conclusione: - le donne affette da dolore pelvico cronico manifestano un’aumentata sensibilità al dolore in siti non pelvici, in confronto alle donne sane; - questa maggiore sensibilità è indipendente dalla presenza/severità di endometriosi o altre comorbilità caratterizzate da dolore. Questo risultato rafforza la tesi secondo cui l’amplificazione centrale del dolore, stimolata da meccanismi infiammatori, può giocare un ruolo nella genesi del dolore pelvico e spiegare perché alcune donne affette da dolore pelvico non rispondono alle terapie miranti a eliminare le lesioni endometriosiche.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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