Accertare se il trattamento ormonale o chirurgico dell’endometriosi sia associato a una riduzione del rischio di carcinoma dell’ovaio epiteliale: è l’obiettivo dello studio di A.S. Melin e collaboratori, del dipartimento di Epidemiologia Medica e Biostatistica del Karolinska Institutet di Stoccolma, e del dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, del Karolinska University Hospital a Huddinge, Svezia.
La ricerca è stata condotta identificando, attraverso il National Swedish Patient Register, tutte le donne con una prima diagnosi di endometriosi dal 1969 al 2007: questo gruppo ha costituito il database di riferimento dello studio. Successivamente, incrociando questi dati con quelli del National Swedish Cancer Register, sono state identificate le donne a cui è stato diagnosticato un carcinoma ovarico epiteliale almeno un anno dopo la diagnosi di endometriosi. A ciascun caso sono stati abbinati due controlli costituiti da donne di pari età, non colpite da tumore alla data in cui nel caso considerato era stato diagnosticato il carcinoma, e selezionate a caso dal database delle pazienti affette da endometriosi precedentemente costituito. Complessivamente sono stati presi in esame 220 casi e 416 controlli, perché per motivi anagrafici non sempre si è potuto seguire la regola generale di correlare un caso e due controlli.
Le informazioni relative ai trattamenti ormonali e chirurgici, e ogni altro elemento relativo alla salute riproduttiva, sono stati estratti dai record clinici sulla base di specifici protocolli. Il calcolo dei risultati è stato effettuato con il metodo statistico della regressione logistica condizionale, e ha prodotto odd ratio (OR) grezzi e corretti, con un intervallo di confidenza del 95%, per tutti i trattamenti ormonali e chirurgici.
Lo studio indica in particolare una significativa associazione fra l’ovariectomia unilaterale e l’estirpazione radicale di ogni traccia di endometriosi, da un lato, e riduzione del rischio di cancro ovarico, dall'altro: ciò emerge in modo netto sia nelle analisi univariate (rispettivamente OR grezzo 0.42, 95% CI 0.28-0.62; OR grezzo 0.37, 95% CI 0.25-0.55), sia nelle analisi multivariate (rispettivamente OR corretto 0.19, 95% CI 0.08-0.46; OR corretto 0.30, 95% CI 0.12-0.74).
Entrambe le tecniche di cura dell’endometriosi si confermano quindi protettive nei confronti di un successivo sviluppo del carcinoma ovarico.