Ciclo irregolare: le soluzioni farmacologiche in presenza di trombofilia
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21/08/2014
Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
“A mia figlia, 16 anni, era stata prescritta la pillola contraccettiva a causa per regolarizzare il ciclo e combattere acne e peluria. Successivamente, però, i medici hanno scoperto che è trombofilica e le hanno sospeso la pillola. Esiste qualche altra cura per i suoi problemi?”. Anna
Gentile Anna, come i medici che seguono sua figlia le avranno certamente spiegato, la trombofilia è un’anomalia genetica della coagulazione del sangue che aumenta il rischio di trombosi. Questo quadro clinico effettivamente controindica l’utilizzo di contraccettivi contenenti estrogeni. E’ però possibile, anche secondo le linee guida internazionali, utilizzare una pillola contraccettiva contenente il solo progestinico (desogestrel). In alternativa, per limitare le irregolarità del ciclo e i sintomi correlati, si può usare un progestinico antiandrogenico, come il dienogest, soprattutto se sua figlia soffre anche di ciclo abbondante e/o doloroso. E’ però indispensabile che la ragazza segua anche stili di vita sani, con movimento fisico quotidiano (una passeggiata a passo veloce di 45 minuti va benissimo), controllo del peso, alimentazione sana, e niente fumo o alcol. Questo perché l’irregolarità del ciclo segnala la presenza di una disfunzione ovarica che può poi associarsi all’aumento di peso e a un inadeguato utilizzo periferico dell’insulina, con rischio di obesità, diabete e problemi di fertilità. Con stili di vita appropriati e le scelte farmacologiche giuste, sua figlia potrà stare benissimo. Un cordiale saluto.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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