Chiara A.
Il farmaco a base di amitriptilina che sta assumendo per la fibromialgia, infatti, è un antidepressivo e quindi non basta a risolvere il quadro clinico che l’affligge. La terapia include:
- antimicotici contro la Candida;
- palmitoiletanolamide, una sostanza naturale ad azione antinfiammatoria, che riduce l’eccessiva degranulazione mastocitaria che alimenta la vestibolite;
- modulatori del dolore, specialmente nei casi di bruciore/dolore più severo e/o spontaneo;
- probiotici orali e vaginali per riequilibrare la flora batterica e gli ecosistemi alterati dalle infezioni e dai farmaci stessi;
- miorilassanti, esercizi di stretching e sedute di riabilitazione del pavimento pelvico per ridurre il tono dei muscoli perivaginali;
- una dieta priva di prodotti lievitati, zuccheri semplici e formaggi stagionati;
- il ricorso a un abbigliamento intimo in cotone o, meglio ancora, in fibroina di seta.
Qualche parola in più sulla Candida e sui suoi rapporti con la vestibolite vulvare. La forma recidivante di cui lei probabilmente soffre è caratterizzata da una risposta eccessiva, di tipo immunoallergico (come succede per esempio, nelle riniti da fieno o nell’asma), a una quantità di antigeni della Candida che altrimenti non causerebbero alcun problema. Quando, tentando di avere un rapporto sessuale, si creano delle microabrasioni all’entrata della vagina a causa della contrazione difensiva del muscolo che la circonda (a sua volta provocata dal dolore e dalla secchezza), queste minuscole ferite favoriscono il contatto tra quantità anche minime di Candida e il sistema immunitario, scatenando una reazione infiammatoria progressivamente più rapida e grave. Alle indicazioni terapeutiche va quindi aggiunta l’astinenza dai rapporti completi fino a quando il problema non sia stato perfettamente risolto. Lei sottolinea già, con più che giustificato rammarico, che l’intimità con suo marito è ormai inesistente, a causa del dolore e del bruciore: prenda questa mancanza che tanto la fa soffrire come una componente indispensabile della cura e non cada nella tentazione di riprovare la penetrazione prima di essere guarita, perché l’effetto dell’attrito meccanico sui tessuti sofferenti è davvero molto negativo, e rischierebbe di vanificare in un attimo i progressi compiuti con tanta fatica.
Come accennavamo parlando delle terapie, per aiutare direttamente l’ecosistema vaginale a ritrovare il proprio equilibrio è indicato utilizzare i probiotici, e in particolare compresse di lattobacilli. Studi scientifici evidenziano che i lattobacilli del ceppo P 17630, inseriti in vagina, inibiscono la crescita e la moltiplicazione dei germi patogeni come la Candida. La terapia prevede una capsula inserita in vagina alla sera per 6 sere consecutive, poi una alla settimana per un mese. Come mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema vaginale, è indicato proseguire con 1-2 capsule in vagina alla settimana. Attenzione: nel caso dell’infiammazione vestibolare, è opportuno che il quadro sia nettamente migliorato prima di iniziare i probiotici vaginali, perché a volte la loro somministrazione può stimolare bruciore.
Per maggiori approfondimenti la rinviamo agli articoli qui sotto elencati.
Infine, non entriamo nel dettaglio delle altre patologie da lei elencate – endometriosi, fibromialgia, sindrome di Behçet – per le quali immaginiamo che lei sia già seguita con efficacia da specialisti competenti.
Un cordiale saluto, con l’augurio di tornare presto a stare bene!