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Cancro ovarico: probabilità di sopravvivenza in funzione dell'area di origine

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16/04/2015

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Ivanova A, Loo A, Tworoger S, Crum CP, Fan I, McLaughlin JR, Rosen B, Risch H, Narod SA, Kotsopoulos J.
Ovarian cancer survival by tumor dominance, a surrogate for site of origin
Cancer Causes Control. 2015 Apr; 26 (4): 601-8. doi: 10.1007/s10552-015-0547-y. Epub 2015 Mar 13
Analizzare la correlazione fra sito di insorgenza del tumore ovarico epiteliale e probabilità di sopravvivenza: è questo l’obiettivo dello studio di A. Ivanova e collaboratori, del Women's College Research Institute di Toronto, Canada.
Recenti ricerche indicano che una parte dei tumori ovarici si origina in realtà nella porzione distale della tuba di Falloppio. Gli Autori si avvalgono del concetto di “dominanza” per indicare appunto l’area da cui il tumore trae origine, e lo utilizzano per verificare se esso implichi differenze di prognosi.
Lo studio è stato condotto su 1386 casi di tumore, classificati come dominanti (origine presunta: ovaio) e non dominanti (origine presunta: tuba di Falloppio). La definizione di dominante è stata riservata ai tumori che coinvolgono un solo ovaio, o un ovaio che ecceda la dimensione dell’altro di almeno due volte; la definizione di non dominante, invece, è stata applicata ai tumori che coinvolgono in misura analoga entrambe le ovaie.
Questi, in sintesi, i risultati:
- i tumori non dominanti hanno una maggiore probabilità di essere sierosi, di stadio III o IV, associati a una mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2, e dipendenti dalla parità e dall’uso di terapie ormonali sostitutive a base di estrogeni;
- il 46% e il 26% dei tumori dominanti sono rispettivamente sierosi ed endometrioidi, con una distribuzione più omogenea fra i vari stadi (p < 0.0001);
- le donne con un tumore non dominante hanno un maggiore rischio di morte (HR 1.28; 95 % CI 1.02-1.60), e questo vale anche per il solo sotto-tipo sieroso (HR 1.28; 95 % CI 1.01-1.63).
Da questi dati preliminari, da confermare attraverso ulteriori e più ampi studi, emerge quindi che i tumori ovarici a insorgenza tubarica presentano una probabilità di sopravvivenza meno favorevole.
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